L’attività ha previsto la realizzazione di una mappatura della Valle del Volturno volta ad identificare un ampio numero di emergenze naturalistiche ed antropiche legate e/o connesse all’acqua (fontane, centrali idroelettriche, cascate, sorgenti, etc).
Nello specifico, sono state condotte tre distinte mappature:
A. Sentiero di Acqua e Pietra – Il racconto delle comunità.
(a cura di CISAV)
B. Sentiero di Acqua e Pietra – Camminare nell’Acqua e nella Pietra.
(a cura di Massimo Mancini)
C. Sentiero di Acqua e Pietra – L'acquedotto romano tra passato e futuro
(a cura di AR3D)
I tre livelli di mappe offrono al lettore/lettrice e al camminatore/camminatrice diverse chiavi di lettura del territorio e si connettono nella identificazione di un sentiero che si sviluppa nella Valle del fiume Volturno.
Il sentiero è formato da un ramo principale ed uno secondario:
1) quello principale, che dal comune di Pizzone conduce al comune di Venafro attraverso Castel San
Vincenzo, Rocchetta a Volturno, Scapoli, Colli a Volturno, Montaquila, Pozzilli e Venafro. Tale sentiero
ripercorre e costeggia, in alcuni tratti, l’antico acquedotto augusteo di Venafro;
2) il secondo, parte dal comune di Monteroduni, staccandosi dal primo sentiero all’altezza di Ponte XXV
archi e, attraverso Longano, giunge a Castelpizzuto.
Entrambi i sentieri sono caratterizzati, lungo il loro tracciato, da numerosissimi aspetti naturalistici, ambientali, paesaggistici, storici, archeologici, urbanistici, architettonici e più ampiamente culturali.